Vittoria Bussi chiude la carriera senza il record sui 3km: ā€œSpingetevi sempre oltre, anche dove non siete capaciā€

Si chiude con lā€™amaro in bocca la comunque straordinaria carriera di Vittoria Bussi. Matematica e poi ciclista, la romana di nascita e torinese di adozione ( con anche piĆ¹ che un passaggio per Oxford che la dice lunga sulla sua eccezionalitĆ ) ha tentato la scorsa settimana di aggiungere un altro incredibile traguardo alla sua vita sportiva, dando lā€™assalto a quello che sarebbe stato il suo terzo record del mondo. La classe 1987 si ĆØ infatti impegnata anima e corpo nel record dellā€™Inseguimento Individuale (che per le donne sono ancora al momento tre chilometri) che ha tentato sullo stesso palcoscenico che in passato lā€™ha vista compiere le sue imprese.

La recordwoman dellā€™ora stavolta non ĆØ riuscita a far fermare le lancette prima di tutte, almeno non al mondo perchĆ© a livello nazionale ĆØ risultata la migliore di sempre con il suo 3ā€™19ā€³787 (tempo che, detto per inciso, le sarebbe valso lā€™argento ai recenti mondiali e che rappresenta comunque una delle prestazioni migliori di sempre in assoluto). Ovviamente, resta lā€™amaro in bocca perchĆ© questa era la sua ultima competizione ufficiale e il canto del cigno sperato non ĆØ arrivato, ma per una come lei (per carattere e per la sua storia), non si puĆ² parlare di sconfitta.

Lo chiarisce bene nel suo commiato, affidato ai social: ā€œDifficile in un post descrivere tutto ciĆ² che ĆØ stato questo progetto sullā€™inseguimento individuale. Innanzitutto, direi che mi sono regalata, grazie al sostegno della mia squadra, unā€™opportunitĆ  di cui essere grata. ƈ iniziato tutto per gioco, solo una settimana dopo il record dellā€™ora, con la bizzarra idea di imparare a partire da ferma e raggiungere quasi i 60kmh in pochi secondi. Mi trasferisco ad Aigle per imparare questo e a Maggio, senza aspettative, in un test faccio 3ā€™19ā€, poi esce anche un 3ā€™18ā€ qualche giorno dopo il matrimonioā€¦. wow! Chi se lo aspettava, mica ĆØ scontato a 37 anni e dopo due anni che prepari lā€™ora. Mi ero detta: ā€œVitto se scendi sotto i 3ā€™20ā€, punta al record del mondo (un record del mondo pazzesco!)ā€.

Il messaggio ĆØ chiaro: ā€œPunta alla luna per colpire lā€™aquila, cosƬ che se non riesci non sarĆ  un fallimento, ma una prestazione di cui andare fieraā€. Senza voler entrare, almeno per il momento, nei dettagli dei ā€œsacrifici a cui mi sono sottoposta perchĆ© adesso fanno ancora male e ho bisogno di tempo per ritenere che ne sia valsa la penaā€, Bussi sottolinea rivendica giustamente di tornare con un record italianoā€, pur se  ā€œottenuto con la strategia (poco furba) di partire a ritmo record e provare a tenerlo il piĆ¹ a lungo possibileā€.

Ammettendo che ā€œai 2500m per un attimo ho creduto nella favola di un terzo record del mondo e della bambina che trova riscatto nel salire sul tetto del mondo in una specialitĆ  per cui forse non ĆØ portata, su cui non si era mai data una possibilitĆ ā€, non nasconde la sofferenza finale, quando ā€œle gambe non si muovono piĆ¹ā€, ma il risultato, seppur non completamente allā€™altezza delle aspettative, ĆØ comunque da rivendicare con fierezza. ā€œFinisco la mia carriera cosƬ, non sullā€™apice della gloria, ma con lā€™amaro in bocca. In fin dei conti, i film a lieto fine sono un poā€™ noiosi, no?ā€, commenta con pungente ironia.

ā€œAppenderĆ² il cartello del record italiano sui 3km accanto ai due record del mondo sullā€™ora, forse con ancora piĆ¹ orgoglio, per il coraggio, per accettare il dolore, per non aver rimpiantiā€, aggiunge con grande consapevolezza prima di concludere il suo saluto con saggezza: ā€œSpingetevi sempre oltre, anche dove non siete capaciā€.

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